Nest, il termostato intelligente che prende a cuore il tuo risparmio energetico.

   

  

Dal 2011 ad oggi i termostati della linea Nest hanno fatto risparmiare ai loro utenti un totale di energia pari a quattro miliardi di kWh, stando a quanto annuncia oggi l’azienda. I benefici si traducono anche in un taglio consistente della bolletta: dal 10% al 12% per il riscaldamento e del 15% per la climatizzazione. 

Il nuovo Nest è più sottile del precedente, il display è più grande e il design è stato ulteriormente affinato. 

Vengono ovviamente mantenute tutte le caratteristiche che lo hanno reso famoso, come l’auto adattamento delle temperature in base alle abitudini degli abitanti della casa ed alle condizioni climatiche esterne, ma ci sono anche un paio di nuove funzionalità.

Tra le nuove funzionalità presentate con questa terza generazione troviamo “Farsight”, che illumina il display quando rileva movimenti all’interno della stanza, rendendo più semplice da individuare anche da lontano, visualizzazione migliorata della temperatura ed impostazione dell’orologio, a scelta tra digitale ed analogico.


Grazie all’implementazione di un maggior numero di sensori, il nuovo Nest è ancora più preciso durante i rilevamenti della temperatura, inviando una notifica sul proprio smartphone in modo da avvertire l’utente.


La disponibilità del Nest di terza generazione è già iniziata a partire da oggi, attraverso lo store ufficiale al prezzo di 249$


https://store.nest.com/product/thermostat/

Ottimizza il tuo impianto fotovoltaico con i massimizzatori di energia Tigo.

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Ottimizza il tuo impianto fotovoltaico, vecchio o nuovo che sia, con questo massimizzatore fotovoltaico doppio.

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Questi massimizzatori sono studiati per essere connessi ad ogni modulo fotovoltaico: in questo modo ogni pannello fotovoltaico lavora sempre al massimo delle prestazioni, soprattutto in casi di ombre, cattiva esposizione, o sporcizia varia: si aumentano in questo modo le prestazioni di questi impianti problematici anche del 20-40%.
Esso gestisce sino a due moduli fotovoltaici, per cui si deve usare un ottimizzatore doppio ogni due moduli, ed uno singolo per l’eventuale modulo singolo rimasto.
Tutti i massimizzatori solari si connettono via onde radio all’ unità di gestione, che ne porta al massimo le prestazioni in ogni singolo istante.

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Il software Tigo Energy MaxiManager gestisce le reti fotovoltaiche commerciali, residenziali e di grandi dimensioni in modo che i proprietari abbiano una visibilità dell’impianto senza precedenti. I proprietari del sistema sono a conoscenza delle informazioni trasmesse in modo che possano gestire il sistema in base a parametri preimpostati. L’analisi del sistema traccia la prestazione relativa alle aspettative e suggerisce in modo dinamico le azioni di manutenzione per mantenere il sistema operativo alla massima produzione per il maggior tempo in esercizio.

Il progetto delle strutture e degli impianti del grattacielo Intesa San Paolo

E’ stato inaugurato questa mattina a Torino il grattacielo di 44 piani, per un totale di 166 metri di altezza, che ospiterà oltre 2.000 dipendenti del gruppo bancario Intesa San Paolo. E’ di oltre mezzo miliardo di euro l’investimento per la costruzione del centro direzionale firmato da Renzo Piano, che ha visto la luce dopo 5 anni di lavori. 

  

Oltre ad aver ottenuto la certificazione energetica per la classe A, l’edificio ora è in fase di certificazione Leed Gold. Per ottenere questi importanti riconoscimenti sono state compiute alcune scelte tecniche e tecnologiche: dalla facciata a doppia pelle con che cambia continuamente il proprio aspetto in funzione delle condizioni climatiche ad una serie di pannelli fotovoltaici per 1,500 metri quadri in grado di produrre circa 120.000 kW/ora all’anno, all’installazione di unità per la climatizzazione ad elevata efficienza che sfruttano l’acqua di falda.

  

  


IL MODELLO BIM STRUTTURALE

Ad integrazione e supporto dei lavori di costruzione della torre, è stato sviluppato un modello tridimensionale completo e dettagliato della struttura, con il preciso obiettivo di esplorare nuove potenzialità del BIM – “Building Information Modeling” al servizio delle attività assegnate alla direzione lavori strutturale. La torre si configura come una mensola in struttura mista acciaio-calcestruzzo, poggiante su un basamento in calcestruzzo con dimensioni 46 x 161 metri, che si estende al di sotto del piano campagna. Nell’ambito di questo schema elementare, si configurano alcuni elementi distintivi, che hanno un ruolo determinante nella definizione dello schema statico del grattacielo e che verranno successivamente esplicitati.

Harpaceas ha prodotto il modello BIM della torre coordinandosi con il team di ingegneri strutturisti CeAS e consegnando alla committenza un modello virtuale in formato Tekla Structures collegato alla banca dati documentale di progetto attraverso hyperlink associati agli oggetti. 

Entrando maggiormente nel dettaglio dell’opera strutturale e del modello 3D sviluppato, è possibile identificarne i seguenti elementi distintivi:

BASAMENT. La fondazione dell’edificio, in calcestruzzo armato, si sviluppa per circa 25 m in profondità nel sottosuolo a costituire 6 piani ipogei, da B0 a B6. Sono stati esclusi dalla modellazione i piani interrati al di sotto del livello B2.

MEGACOLONNE.Gli elementi verticali portanti sono costituiti da 6 megacolonne, realizzate con un guscio in acciaio e riempite internamente in calcestruzzo. Si sviluppano in altezza dalla base alla sommità della torre ed assumono, oltre ad un rilevante impiego strutturale, anche un importante segno estetico caratterizzante l’edificio. Sono state modellate nei minimi dettagli strutturali con notevole richiesta di risorse vista lo scarso livello di simmetria reale. Le controventature tra di esse sono state modellate con elementi in simulazione delle funi di diametro pari a 140, 110 e 60mm.

CORE. Il nucleo centrale e i due nuclei ascensore in calcestruzzo armato costituiscono il principale elemento di controvento della torre. Il nucleo centrale è impostato sulla platea di fondazione e si sviluppa in altezza sino in sommità. I tre nuclei sono stati modellati riproducendone fedelmente la geometria, con tanto di forometrie e piastre di collegamento alla struttura metallica, annegate nel getto.

TRANSFER. La struttura di trasferimento è costituita da un graticcio di travi reticolari metalliche che accolgono i pilastri in falso e ne riportano il carico sulle megacolonne e sul nucleo in calcestruzzo armato. Ha la funzione di separare dal suolo tutte le strutture verticali ad eccezione delle megacolonne, del core e degli ascensori panoramici. È collocata a circa 30 metri di altezza dal piano stradale, tra il livello L6 ed il livello L7, ed è funzionale alla realizzazione di un auditorium tra il livelli L2 ed L6, per il quale è richiesta l’assenza di colonne interne. Queste strutture sono state modellate in ogni loro parte, includendo anche gli elementi forgiati di collegamento, dalle forme uniche e i cavi post-tesi di collegamento al nucleo centrale.

STRUTTURE IN ELEVAZIONE. La struttura in elevazione è costituita da una serie di elementi che irrigidiscono il sistema strutturale principale, come per esempio i controventi in corrispondenza alla facciata Sud costituiti da colonne e diagonali di irrigidimento, accoppiate alle travi e alle funi presenti. Si citano inoltre la serra bioclimatica posta in sommita tra il livello trentacinquesimo e trentottesimo ed i “giardini d’inverno”, che emergono a sbalzo dagli impalcati, a Sud. In particolare, della serra sono stati modellati gli impalcati, le travature reticolari di copertura realizzate con elementi fresati, la struttura reticolare perimetrale, i collegamenti agli elementi in calcestruzzo armato ed ogni singolo nodo in modo semplificato. I “giardini d’inverno” sono stati modellati per il loro intero sviluppo in altezza e infine, sono state implementate nel modello anche le due scale di sicurezza posizionate sui lati est e ovest della torre.

SOLAI. Sono realizzati sia con elementi prefabbricati che realizzati in opera. In particolare nella zona Sud della torre sono stati utilizzati tegoli prefabbricati in calcestruzzo armato precompresso aventi sezione a “U”, solidarizzati mediante getto di completamento in opera. Sono stati modellati riproducendone fedelmente la geometria. 

Grazie ad un applicativo sviluppato come “add-on di Tekla Structures”, alcune migliaia di documenti sono stati collegati alle parti strutturali per semplificare la gestione documentale e il controllo dei certificati di accettabilità dei materiali impiegati in cantiere. Il modello della torre risulta di dimensioni di rilievo in ambito BIM tanto da poter essere senza dubbio considerato uno tra i più grandi modelli realizzati in Italia in questi anni. 

Le parti singole per i soli elementi in acciaio risultano essere oltre 121.000, cui vanno aggiunti, ad esempio, 77.000 bulloni, e alcune migliaia di saldature. Includendo anche le altre parti in cemento armato e altri oggetti strutturali, il modello si compone complessivamente di oltre 205.000 oggetti fisici individuabili e computabili uno ad uno.


FOCUS CLIMATIZZAZIONE

Mentre nel periodo estivo il raffrescamento degli uffici è garantito dai gruppi frigo a levitazione magnetica TECS2W HC,  con EER maggiore di 5 ed ESEER di 9,52, nel periodo invernale la produzione di acqua calda è destinata a riscaldare gli ambienti e le unità reversibili funzionano quindi in pompa di calore con un COP sempre superiore a 4 e classe A secondo Eurovent. 

Proprio per quest’ultimo scopo sono stati installati 4 TECS2W/ HC C 1213 ed 1 FOCSW HS 1902 di Climaveneta, refrigeratori di liquido con sorgente ad acqua reversibili in pompa di calore,  in grado di garantire riscaldamento e raffrescamento all’intera torre, massimizzando la loro efficienza grazie all’utilizzo dell’acqua di falda. 

  

Per la nuova sede di Intesa San Paolo le unità TECSW sono state selezionate in versione HC, High Condensing, specificatamente progettate per quelle applicazioni in cui si richiede la capacità di lavorare a livelli di condensazione elevati o in tutti i casi in cui si richiede la reversibilità delle unità in pompa di calore. Anche l’unità FOCS W è stata selezione in versione pompa di calore HS, con reversibilità lato idraulico per garantire il massimo comfort interno anche durante l’inverno.  

Durante la mezza stagione, infine, un sistema di gestione computerizzato dell’impianto consente alle unità di funzionare in parte come pompe di calore e in parte come gruppi frigoriferi. Tutto ciò è possibile grazie alla presenza nel sistema di tutte pompe a portata variabile gestite da inverter, che consentono una distribuzione all’interno dell’impianto della sola acqua– calda o fredda –realmente necessaria, evitando quindi qualsiasi spreco. 

La distribuzione interna infine è garantita da pannelli radianti ad isola sospesi, in grado di produrre un benessere ambientale superiore alla media, senza correnti d’aria e senza emissioni sonore.

Un nuovo alleato per migliorare le prestazioni del vostro impianto di riscaldamento

  

tado°: il termostato intelligente per avere una casa 2.0

domotica è un termine che si sta facendo sempre più spazio nel vocabolario di chi progetta e di chi acquista casa, molte aziende si sono proposte di permettere anche a chi ha un’abitazione meno recente di poter agire a posteriori sugli elementi componenti il proprio appartamento, piuttosto che la propria casa singola.

QUESTA CITTÀ DAL 2017 USERÀ SOLO ENERGIA PULITA

Convertire una intera città alle rinnovabili? È possibile!

 

 

Quando pensiamo al Texas ci vengono in mente petrolio e politici repubblicani, quelli per intendersi che negano ancora il cambiamento climatico.

Ma Goergetown ci stupisce: per il 2017 si convertirà completamente alle rinnovabili. Saranno il sole e il vento a provvedere al fabbisogno cittadino di energia.

Georgetown conta 50.000 abitanti ed è situata 40km a nord di Austin; Jim Briggs, il ‘city manager’ (una sorta di direttore generale assunto dal consiglio comunale), ha detto di aver iniziato a pensare alle rinnovabili quando ha capito che sarebbero state più economiche delle fonti tradizionali.

Nel febbraio di quest’anno il comune ha siglato quindi un accordo con il gigante dell’energia solare SunEdison per cambiare il proprio approvvigionamento dal 2017.

SunEdison fornirà energia pulita a partire dal prossimo anno a un prezzo inferiore a quanto speso in precedenza; poi arriverà anche l’energia eolica fornita da EDF e a quel punto Georgetown sarà al 100% green. 

Essere 100% rinnovabili si può. Lo ha dimostrato il Costa Rica – che da inizio anno sta alimentandosi unicamente con energie pulite – e ora anche Georgetown, città del Texas di 54 mila abitanti. Un atomo verde nel cuore della terra del petrolio, la cittadina entro due anni punta a liberarsi completamente dai combustibili fossili. La strategia per farlo passa per un accordo con SunEdison, che prevede la fornitura di energia solare lungo un arco di 25 anni.
Georgetown prenderà l’elettricità da sole e vento: un impianto fotovoltaico da 150 MW e un parco eolico da 144 MW consentiranno forniture energetiche a un costo inferiore rispetto ai precedenti contratti stipulati dalla città per l’acquisto all’ingrosso. Oltre 9.500 gigawattora di energia rinnovabile fino al 2041. Abbastanza per alimentare 24 mila abitazioni per 25 anni.

100-rinnovabili-unaltra-città-si-converte

L’utility locale ha dichiarato di aver scelto eolico e fotovoltaico perché più economici e più affidabili, oltre a consumare molta meno acqua.
«La Georgetown Utility Services non è obbligata ad acquistare energie rinnovabili – ha spiegato il direttore generale Jimm Briggs – Lo abbiamo fatto perché consente di risparmiare sul costo dell’energia elettrica e ridurre l’utilizzo di acqua. Questo accordo rende la Georgetown Utility Services una delle più grandi aziende municipalizzate della nazione 100% rinnovabili».

Tutte le altre realtà che puntano all’obiettivo 100% rinnovabili

La combinazione di eolico e solare, inoltre, è un mix strategico che ben si adatta al clima texano, perfetto per l’incastro armonico delle due tecnologie. La produzione di energia dal vento in Texas occidentale, tende infatti ad essere più alta nelle ore in cui il solare è meno incisivo: la sera o la mattina presto. Così, quando il sole non splende, e i pannelli fotovoltaici non possono fare il loro mestiere, sopperiscono le pale eoliche.
Per SunEdison, la speranza è che l’esempio di Georgetown fungerà da fonte di ispirazione per altre città degli Stati Uniti. Il progetto prevede di creare circa 800 posti di lavoro in Texas durante la costruzione. Una volta completati i campi solari, SunEdison prevede poi di aprire il progetto agli investimenti di TerraForm Power, società quotata in borsa che gestisce di impianti ad energia pulita.

 

Come Georgetown esistono altre realtà nel mondo che puntano a sviluppare progetti di approvvigionamento energetico totalmente rinnovabile. In particolare, 8 nazioni, 51 città, 57 regioni, 9 utility e 21 istituzioni pubbliche si sono poste questi obiettivi. I loro piani e progressi sono monitorati da www.go100percent.org, con una mappa georeferenziata che permette di entrare nei dettagli di ciascun progetto.